Disturbi dello Spettro Autistico

DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO
L’autismo è una condizione “a spettro”, questo significa che se pur tutte le persone con autismo condividono certe difficoltà, il modo e l’intensità varia enormemente da persona a persona.
I disturbi riguardano lo sviluppo delle abilità sociali, cognitive, emotive, della comunicazione, sia gestuale che verbale, della comprensione interpersonale e delle azioni collaborative.
È una sindrome ovvero un insieme di sintomi o segni osservabili.
PRINCIPALI MANIFESTAZIONI CLINICHE
• Deficit comunicativo (comunicazione verbale e non verbale)
• Deficit sociale (avviare un’interazione e rispondere a un’interazione)
• Deficit di “immaginazione” (repertorio ristretto di attività e interessi e/o comportamenti ripetitivi e stereotipati, rigidità e resistenza al cambiamento)
• Altre manifestazioni: ansia, anomalie sensoriali, deficit delle funzioni esecutive e anomalie dell’attenzione
TIPO DI STUDENTI CON AUTISMO:
• Persone nello spettro con bisogno di supporto lieve (Sindrome di Asperger)
• Persone nello spettro con bisogno di supporto intensivo o molto intensivo
PARTICOLARITÀ SENSORIALI
• Ipersensibilità ad alcuni suoni o rumori
• Ipersensibilità agli stimoli visivi
• Ridotta o eccessiva sensibilità tattile (fastidio al tocco)
• Particolare percezione del dolore
• Sensibilità a stimoli olfattivi e gustativi
I bambini autistici tendono ad apprendere più efficacemente in ambienti strutturati, sia per quanto riguardo lo spazio che il tempo. La strutturazione permette di raggiungere un senso di prevedibilità rispetto a ciò che accadrà (dà ordine e coerenza all’esperienza).
CARATTERISTICHE
• Generalmente i bambini con autismo richiamano l’attenzione con attività disfunzionali
• Difficilmente mostrano il motivo per cui hanno bisogno di aiuto
• Benché abbiano chiaramente delle preferenze, mostrano grandi difficoltà a segnalarle in maniera accettabile
• Non esprimono in maniera accettabile la negazione, rimanendo passivi o reagendo con modalità problematiche quando vogliono rifiutare qualcosa
• Difficoltà a stare vicino agli altri
• Tendono a non condividere qualcosa che è in loro possesso
• Restii ad implicarsi nei giochi sociali con regole con i coetanei. • Tendono a non rispettare il turno o non mostrano senso del “ritmo” nel turno
• Scarsa tolleranza alle attese
• Difficoltà all’inibizione di risposte “prepotenti”
• Possono non saper denominare le emozioni che osservano
• Difficilmente apprendono routines sociali positive spontaneamente
• La mimica e la gestualità sono spesso povere, poco dirette all’interlocutore
• Spesso non sono in grado di risolvere problemi sociali o di rispondere in maniera flessibile a situazioni nuove
• Spesso non reagiscono positivamente in merito ad eventi inattesi
• Tempi brevi di attenzione
• Difficoltà nello spostare l’attenzione da uno stimolo all’altro
• Preferenza verso i dettagli
• Carenza nell’uso sociale dell’attenzione
PUNTI DI FORZA NELL’AUTISMO
• Ottime abilità di discriminazione e analisi visiva, possono riuscire meglio in attività mediate da informazioni visive o basate sulla memoria visiva, rispetto alle attività mediate da informazioni verbali
• Capacità di analizzare e comprendere le regole che governano sistemi chiusi: padroneggiare regole di funzionamento dei sistemi meccanici; comprendere ed usare sistemi di classificazione; ottenere punteggi più alti in test che misurano l’abilità di sistematizzare
• Possibili talenti straordinari in ambiti come il disegno, il calcolo e la musica
DIAGNOSI
Presso lo Studio Psicologico Dr. Letizia De Mori viene affettuata diagnosi attraverso la somministrazione di assessment specifici (compreso il test ADOS), inoltre vengono programmati piani riabilitativi e di intervento mirati.
TRATTAMENTI PER LO SPETTRO AUTISTICO
TRATTAMENTI COMPORTAMENTALI:
• ABA (Applied Behavior Analysis): si focalizza sull’analisi dei comportamenti, allo scopo di comprenderne le cause (antecedenti) e prevenire le reazioni problematiche, fornendo al bambino alternative più funzionali, aiutando a definire anche i rinforzi positivi. Applica i principi del condizionamento operante.
• DTT (Discrete Trial Training): vengono insegnate competenze complesse frammentate e ogni sottocompetenza viene insegnata nel corso di sedute ripetute, attraverso una procedura suddivisa in tre componenti:
l’istruzione o domanda, che costituisce lo stimolo antecedente
la risposta del bambino
la conseguenza alla risposta del bambino (stimolo di rinforzo)
TRATTAMENTI EVOLUTIVI:
• TEACCH (Treatment and Education of Autistic and Related Communication Handicapped Children): ha come scopo il miglioramento della qualità della vita del bambino, sia modificando attivamente l’ambiente in funzione delle sue esigenze, sia sviluppando al massimo le sue autonomie. • TED (La Therapie d’Echange et Developpement): ha l’obiettivo di sviluppare le funzioni psicofisiologiche del bambino, tramite i principi della tranquillità, della disponibilità e della reciprocità.
PSICOTERAPIE
TERAPIE SENSORIALI
• AIT (Auditory Integration Therapy): aiuta i bambini con problemi di elaborazione di stimoli uditivi, abituandoli gradualmente alle frequenze di suoni che causa loro ipersensibilità.
• MUSICOTERAPIA: tramite l’esperienza musicale si cerca di facilitare il processo di comunicazione interpersonale.